San Bartolomeo - Venite e vedrete

TREE OF LIFE
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CHIESA DI SAN BARTOLOMEO E SAN GIOVANNI BATTISTA

Nel 1702, per ordine del Vescovo Mons. Carlo Giuseppe Morozzo, si decise di costruire una nuova chiesa parrocchiale nella piazza principale del paese dove già esistevano il campanile e il Comune. 
L'inizio dei lavori fu accompagnato da diverse controversie e trattative, così solo nel 1718 - con un accordo che prevedeva la cessione da parte della Contessa Anna Felicita Nomis di Vernone del patronato della sua chiesa di S. Giovanni - venne costruita l'attuale parrocchiale. Nuovi lavori di abbellimento della chiesa, vennero messi in opera: rinnovato l'altare, allargato il presbiterio, rivestita la balaustra di pregiato marmo. A partire dal quel momento, si diede inizio ad un periodo aureo per la vita religiosa del paese.
Intorno al 1882, a distanza di circa mezzo secolo dagli ultimi restauri, la chiesa parrocchiale fu ampliata di una campata, per contenere l'aumentata popolazione. Con l'allungamento della chiesa si imponeva un restauro generale dell'interno. Questi lavori di decorazione, stuccatura, pittura, della sistemazione degli altari e della costruzione del pulpito, della tribuna e dell'organo iniziarono nel 1884 e durarono per parecchi anni.
La decorazione del martirio di San Bartolomeo venne affidata a G.B. Lauro, mentre i lavori di pittura furono eseguiti da Paolo Emilio Morgari, uno tra i più noti artisti del tempo. La volta della chiesa si abbellì così del dipinto dell'Immacolata Concezione e del Martirio di San Bartolomeo, due affreschi pregevoli, che costituiscono uno degli elementi più interessanti della chiesa.
Attorno a questi quadri centrali spiccano nelle lunette della volta le figure dei santi patroni valferenesi: San Giuseppe, San Andrea, San Sebastiano, San Rocco, San Michele e San Clemente. Nella volta del presbiterio è raffigurato il trionfo dell'Eucarestia, mentre nella parete del coro è dipinto il battesimo di Gesù. Ai lati dell'altare maggiore si possono invece ammirare le figure dei quattro Evangelisti.
In tempi successivi vennero ricostruiti in marmo gli altari laterali del Sacro Cuore, del Rosario e di San Giuseppe e fatti due nuovi altari nelle cappelle risultanti dall'allungamento della chiesa, uno dedicato alla Vergine Addolorata e l'altro a Sant'Antonio da Padova.
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