San Pietro - Venite e vedrete

TREE OF LIFE
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SAN PIETRO

Questa è la più antica chiesa di Valfenera. La sua costruzione primitiva risale a tempi remotissimi. Attorno ad essa sorgeva prima del 1400 il centro abitato del paese, la cosidetta "Villa". Risulta che il 22 dicembre 1329 veniva nominato al beneficio della chiesa di S. Pietro nella "Villa" di Valfe­nera il chierico Antonio Isnardi dei Signori del luogo.
Figura nell'elenco delle Chiese astesi del 1345 con un reddito di lire 18. Il 5 gennaio 1485 è nominato dal Vescovo di Asti il Ret­tore alla "parrocchiale di S. Pietro", il che conferma che fino alla fine del secolo XV essa accentrava tutta la vita religiosa del paese.
Nell'elenco delle chie­se citate nel Sinodo Dioce­sano Saluzzese del 1516 si fa menzione della "Parroc­chiale di San Pietro de' Sempi" in Valfenera e ne è ret­tore lo stesso rettore della nuova chiesa "parrocchiale di San Bartolomeo" Teodoro De Rotariis, a cui la vec­chia parrocchiale era stata unita.
Lo stato della chiesa subì nel volgere dei secoli nume­rose trasformazioni e ricostruzioni, che si risolvettero costantemente in una diminuzione della sua impor­tanza spirituale e strutturale.
L'attuale cappella fu costruita nel 1836 sull'area della preesistente chiesa "quadra, oblumga, antichissima". Per la sua erezione si usufruì in parte del materiale dell'antica chiesa abbattuta.
Attorno alla chiesa vi era un antico camposanto, il primo di cui si abbia menzione. Secondo affermazioni del prevosto teol. Quaglia sulla fine del 1800, in seguito a lavori di dissodamento del terreno adiacente alla chiesa, vennero messi in luce avanzi di costruzione disposti in una evidente forma di abside e rin­venuti numerosi resti di scheletri umani.
Dell'antica chiesa si conservò un grande crocifisso posto ora nel coretto di fianco all'altare maggiore della chiesa parrocchiale.
La chiesa venne riparata nel 1930. Vi si celebra la messa il l° agosto di ogni anno nella ricorrenza di San Pietro in Vin­coli.
Un'antica tradizione voleva che i pellegrini andassero alla chiesa di San Pietro per invocare il dono della pioggia ogni qualvolta periodi di siccità minacciavano di com­promettere i raccolti della campagna.
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