Santuario della Spina - Venite e vedrete

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SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE MARIA DELLA SPINA

Proseguendo lungo la Strada Regionale 29 in direzione Alba troviamo l’indicazione per il Santuario della Beata Vergine della Spina voluto, secondo la tradizione dalla devozione popolare, dopo che un’immagine della Vergine dipinta su un pilone e graffiata ad un occhio da uno spino, emise sangue. I primi cenni storici si ricavano dalla relazione della visita pastorale del Vescovo di Asti Mons. Domenico della Rovere effettuata nel 1585. In essa si parla di gran concorso di popolo a motivo dei molti miracoli operati e si descrivono due altari presso i quali si celebrava la Messa. Da un bollettino parrocchiale, redatto da Don Carlo Pressenda rettore del Santuario nel 1925, si apprende che l’altare maggiore fu costruito nel 1632. La chiesa fu custodita da diversi ordini religiosi che abitarono nell’attiguo monastero, di cui si possono citare i Trinitari (1639-1652), i Cistercensi (1681-1797). L’edificio del monastero venne costruito a metà del Seicento su terreni donati da Gaspare Petrina, signore del luogo. Dal 1797 al 1833 il monastero appartenne ad un certo Giuseppe Farò di Torino. Nel 1833 fu acquistato dai Marchesi Ferrero della Marmora. Nel 1877 Don Elia Francesco, in riconoscenza per l’ottenuta guarigione da una lunga malattia, risanò la Chiesa affidando il rinnovo delle pitture interne a un famoso pittore della zona, Felice Barucco, che dipinse le figure ai lati quadro della Beata Vergine e le volte. All’inizio del ‘900 il monastero passò alle figlie di San Filippo. Sono da attribuire a don Rodolfo Piglione i lavori di restauro che modificarono sensibilmente la facciata del santuario a cui vennero aggiunti i due campanili e il piccolo portico, inoltre venne abbattuta la cupola conica posta sul campanile cilindrico. Dal 1991 la proprietà è delle monache adoratrici del Cottolengo. La festa della Beata Vergine della Spina si celebra il 15 Agosto con la solennità dell’Assunta.

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